In questo caso, ci concentreremo sui vini rossi, poiché lo strato è più facile da apprezzare. Per fare questo, dobbiamo inclinare il bicchiere a 45 gradi su uno sfondo bianco e in buona luce, e guardare i diversi colori e l’intensità cromatica nello stesso vino. Saremo in grado di apprezzare le diverse sfumature di colore. Il bordo è la parte liquida più lontana dal centro e più vicina al bordo, e indica il grado di maturità del vino. Lo strato si osserverà nella parte centrale del liquido, e più è difficile vedere il fondo, maggiore sarà lo strato. L’intensità e il tono dello strato dipenderanno da diversi fattori, come il tipo di uva utilizzata, la maturazione o l’invecchiamento del vino, la quantità di bucce utilizzate nella sua produzione, il clima…
Tipi di stratificazione del vino
Maggiore è l’opacità del vino, maggiore è lo strato, e i vini ad alto strato sono più complessi in bocca e con maggiore struttura. Un vino a strato alto ha una maggiore concentrazione di tannini e proliferoli, quindi sarà un vino molto concentrato e scuro, con molto corpo in bocca.
Nei vini con strati più bassi, invece, saremo in grado di vedere attraverso di loro, e di solito sono più leggeri e più morbidi. Sono vini con meno struttura, ma sono comunque vini rotondi e strutturati.
Oltre allo strato, dobbiamo prestare attenzione alle lacrime, che sono le gocce che cadono lungo le pareti del bicchiere. Le lacrime spesse e dense che scendono lentamente sono indicative di vini con una maggiore gradazione e struttura. Indicano anche la presenza di glicerolo, un alcol più dolce e denso dell’etanolo.
Abbiamo molti strati da scoprire amici!